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Finanza etica
- La definizione di
finanza etica potrebbe suonare come una contraddizione in
termini, poiché evocativa sia del concetto di speculazione che
di moralità., Invece, ad una attenta analisi, la finanza etica
comporta la concreta necessità di evitare impieghi puramente
speculativi del denaro, offrendo occasioni di investimento
socialmente responsabili. I Fondi Etici sono chiamati
tecnicamente SRI (Investimenti Socialmente Responsabili)
e hanno la peculiarità di investire in strumenti finanziari di
emittenti che non siano lesivi delle dignità dell'uomo, dei suoi
diritti fondamentali, della salute e dell'ambiente. Loro
prerogativa è l'investimento in strumenti che consentono
all'investitore etico di conoscere la destinazione del proprio
denaro/investimento ed i programmi nel quale viene impiegato.
L'investitore etico, consapevole delle proprie scelte, rifiuta
l'idea di investire in aziende che possano provocare danni alla
società e all'ambiente. |
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Assicurarsi contro i rischi di borsa
- Gli investitori più
esperti, così come gli istituti finanziari, usano tecniche
particolari come l'hedging. L'hedging è un'operazione di
copertura contro i rischi nell'ambito del proprio portafoglio,
quasi come fosse un'assicurazione. Si tratta di una strategia
che riduce il profilo di rischio di un investimento tramite
l'utilizzo di strumenti derivati quali opzioni put e
call, vendite allo scoperto e contratti future e forward.
Con l'adozione di questi strumenti infatti è possibile
minimizzare le oscillazioni di prezzo all'interno di uno stesso
portafoglio e quindi le eventuali perdite. Una strategia di
hedging permette anche di assicurarsi una performance
predeterminata, il cosiddetto profit lock-in, anche in
presenza di movimenti di mercato opposti a quelli previsti
dall'investitore. Questa tecnica può essere messa in pratica da
tutti. Infatti è sufficiente acquistare o vendere uno o più
contratti derivati, con un unico vincolo: i derivati devono
trarre valore esattamente dalla stessa attività che costituisce
un rischio per il portafoglio, oppure da una ad essa correlata. |
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Il fattore "tempo"
- L'orizzonte temporale rappresenta un elemento da tenere
in elevata considerazione quando si decide di fare un
investimento. Guardare nel lungo periodo, rimanere
coerenti con l'arco di tempo prefissato e cercare di non farsi
influenzare dalle fisiologiche oscillazioni di breve periodo dei
mercati finanziari, sono alcuni dei passaggi fondamentali che
ogni risparmiatore consapevole deve osservare quando decide di
acquistare degli strumenti finanziari. Dalle analisi di settore
si evince che mantenere l'investimento per un solo giorno
equivale a fare testa o croce con una monetina: esiste infatti
circa una possibilità su due che si ottenga un ritorno positivo.
Sul periodo di un mese, la probabilità di conseguire un
risultato positivo sale al 62%.
Invece l'investimento in azioni, in un arco temporale pari
o superiore a 10 anni, storicamente ha sempre dato
risultati positivi.
Sta al promotore finanziario consigliare adeguatamente il
cliente affinché lo stesso, influenzato dagli alterni
andamenti dei mercati, non rimetta continuamente in
discussione le proprie scelte, con una sostanziale riduzione dei
rendimenti ottenuti dall'investimento e con il rischio di non
perseguire l'obiettivo inizialmente prefissato. |
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